#04 Moltiplicatore del credito: effetto domino.

E così siamo arrivati alla fine delle basi di politica monetaria. Dopo questo articolo volteremo pagina.

Non so quali saranno i prossimi argomenti.

Se rimarremo in campo economico mi immagino scriverò qualcosa riguardo la storia economica/monetaria. Mi piace l’idea di spiegare come il “pretesto fiduciario” della moneta si sia evoluto: dalle semplici monete del sovrano alle prime forme di cambiale.

Otherwise mi conosco bene.. sono in materia finanziaria da un po’ di mesi e potrei invece, prima di trattare argomenti del genere fare un po’ bungee jumping su altri.

Ho un po’ di libri non proprio economici che mi stanno guardando da tempo.

Non perdiamoci e torniamo al presente dove spiegherò come le banche rispettino l’ 1% di detenzione media di riserve e come questo li permetta di creare inside money 💰 (se non sai cos’è leggi qui).

Capirai poco se non hai letto gli articoli precedenti. In questo caso torna alla Home e leggili in ordine cronologico. (Dal basso verso l’alto)

Iniziamo.

Come abbiamo detto le banche detengono riserve (M0). Questa è l’unica vera forma di moneta, potremmo definirla “hard”.

Quella (moneta) che loro stesse creano è invece di natura scritturale (creditizia/inside money).

“Robertooo! Non potevo mancare io per l’ultimo articolo di questa serie. Ci avevi accennato che le banche non possono creare tuttaa la moneta che vogliono, ma c’è un criterio.. “

Ci stavo arrivando.

Ogni banca ha un suo grado di leverage: questo “leverage” in un bilancio molto semplificato è proprio il rapporto tra riserve e credito.

“Quanto deve essere questo rapporto?”

1% . Deve essere solo dell’ 1%.

Ciò vuol dire che ogni 1MLN di € in riserve una banca può prestare soldi (creare inside money/moneta scritturale) fino a 100MLN.

“Azz Roberto. Questi possono creare tutta sta moneta? 100MLN con solo 1 in riserve”

Esatto. Non a caso si dice che la finanza comandi il mondo.

Un bilancio di una banca è formato essenzialmente da credito/debito. In altri termini una banca basa la propria vita su prodotti meramente finanziari (mobiliari). Si deduce da questo, che avendo funzione di intermediazione un istituto finanziario non fa altro che cercare di mantenere le promesse che fa – “aiutandosi” emettendo la sua moneta privata. È questo il suo rischio di impresa. Rischio che se ben calcolato può essere molto proficuo.

Come potete immaginare è molto facile abusare di tutto questo potere.

In passato ad esempio, intorno al 1600 in Inghilterra , c’era una legge che costringeva i banchieri divenuti inadempienti (magari perché avevano abusato proprio di questo – googla: riserva frazionaria) a sostenersi di solo pane e acqua fino alla fine della loro vita… o fino a quando non fossero riusciti a ripagare tutte le loro promesse.

Piccola ulteriore chicca:

Intorno al 1630 la legge venne cambiata e divenuta più intransigente: il banchiere veniva impiccato pubblicamente vicino alle propria banca che a volte veniva anche data a fuoco.

Tranquilli oggi non rischiate questo se diventate banchieri.

Dopotutto però ci sono degli istituti di vigilanza che cercano di non far abusare di questo potere. Anche perché tanto più credito potenzialmente inadempiente c’è, tanto questo può creare indesiderati effetti a catena per l’intera economia.

Questo è uno dei motivi per cui a volte sentite al TG di qualche grossa banca che è “stata salvata” —> too big to fail.

A questo punto potrei già chiudere l’articolo, ma in realtà per spiegare la creazione di credito in modo non troppo semplificato va introdotto come effettivamente questo credito si propaghi nel sistema.

Parliamo del “moltiplicatore del debito”.

Lo spiego in poche righe e con un esempio:

Banca Commerciale 1 (BC1):
Possiede 100€ in riserve

Ne presta al signor Rossi “solo” 99€ (perché l’1% in media lo deve detenere come riserve ricordi? ).

Il signor Rossi con i 99€ avuti in prestito invia un pagamento al sign.Verdi che detiene un conto in banca commerciale B.

N.B. Fino al momento del pagamento al sign.Verdi quelli sul conto del sign.Rossi erano soldi scritturali (in c/c – quindi Inside Money). Quando viene fatto il pagamento tra le due banche invece si mobilitano riserve (M0).

BANCA COMMERCIALE 2 (BC2):
BC2 ha ricevuto ora 99€ in riserve.

Emette quindi un accredito di natura scritturale sul c/c del sign.verdi di 99€.

BC2 ha adesso 99€ in riserve (facciamo finta che ne avesse 0 prima 😅)
Di queste 99€ può prestarne 98,01€ (1% deve essere trattenuto).

“Roberto sto capendo…. Guarda BC1: con 100€ in riserve ne ha prestate 99€. Ora questa BC2 solo 98.01€…”

Esatto. Con pochi soldi, 100€ in riserve iniziali abbiamo già creato “credito” per quasi 200€: e questo in soli 2 passaggi. Iteriamo mentalmente il processo fino a quando le riserve diventano infinitissimamente piccole (per il limite tendente ad infinito).

“Ah Robeee non introdurmela con il concetto di limite. In matematica spicciola:
100€/ 0.01 = 10.000€ , è giusto? “

Esatto con 100€ teoricamente si possono creare 10.000€ di credito.

In realtà si andrà a creare meno perché le banche devono sottostare a requisiti patrimoniali abbastanza severi specie dopo la crisi del 2008 che sono superiori a questo 1%. Però diciamo che a livello macro questo fattore 1% è così che funziona.

È ovvio che anche questi requisiti non limitano in extremis niente, in quanto l’offerta di moneta e quindi anche quella di riserve può essere facilmente stimolata/cambiata dalle politiche monetarie di BCE.


Ragazzi, questo corso di politica monetaria termina qui. Torneremo in futuro su questi argomenti; ma questa guida express di 4 articoli (5 se si conta l’introduzione) è da considerarsi terminata.

Spero di aver aiutato qualcuno a sbirciare un po’ in quella che a volte appare come materia oscura/magia nera.

Se avete bisogno di chiarimenti o avete domande scrivetemi su Instagram o via e-mail 👇

blog@robertobevilacqua.com

Se lo farete sarà per me una lusinga ben accetta.

Statevi bene.
Roberto

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